L’unico motivo per il quale nessuno oggi conosce quest’artista in Italia è dato dal fatto che la televisione italiana da decenni è impegnata a selezionare mediocrità, lasciando indietro l’Arte vera che, invece, all’estero viene accolta ovviamente a braccia aperte. Il risultato di quest’operazione di rimbambimento di massa con prodotti televisivi di pessima qualità? Beh… è intuibile: la gente vive immersa nella Bellezza di un Paese che straborda di meraviglie artistiche, ma non sa più riconoscere che cosa ha veramente valore, quindi il bello nemmeno lo vede. In Italia hanno importato i programmi con i quiz a premi e si sono presi gli artisti che per avere successo spessimo sono dovuti emigrare all’estero.
Oramai alla massa italica possono propinare la feccia televisiva più becera ed i più nemmeno se ne accorgono. Anzi, si costruiscono icone che poi le masse vanno a venerare sui social senza sapere che quel che producono i meccanismi di promozione sui media è il nulla più assoluto. Ma l’importante è la scenografia, il contorno, la solita narrazione deviata alla quale tutti i media ed i social partecipano alacremente, grazie proprio al sostegno di milioni di menti potenzialmente pensanti, ma oramai irrimediabilmente spente. L’impoverimento culturale ed artistico nel nostro paese è così che ha raggiunto livelli mai visti. E intanto lei, a suo tempo, duettava con Dean Martin ed i più grandi del Pianeta.
La intervistò Enzo Biagi nel 1983; provate a pensare alle interviste che si fanno agli artisti di oggi dopo o prima i concerti, e ascoltate poi di cosa parla questa professionista per capire quali sono i veri obiettivi di una vera Artista. Un termine di paragone occorre averlo per potersi rendere conto. Parla di Umanità, di Sincerità, di Professionalità, di Maternità; unico neo, non raccontava le fiabe ai bambini alla sera, ma penso che le sue storie fossero abbastanza ricche di vita comunque. 😉
Questa è la vera Ricchezza di cui il nostro Paese ha bisogno; estremo bisogno. E anche oggi gli artisti di valore ci sono, ma qualcuno si guarda bene dal farli emergere, dal dare loro spazio e visibilità; e siccome, come si è detto, la gente non sa capire dove sta la qualità, è molto difficile oggi per un artista o per un qualsiasi talento venire riconosciuto ed avere successo, perché questo è un Paese culturalmente morto dentro.
Ovviamente ci sono le menti aperte e pronte, ma sono poche e mancano di stimoli, visto il contesto; a meno che non si vada a cercarli attivamente ed altrove, gli stimoli, e in questo la Rete è grande alleata. Questa è la responsabilità dei singoli, oggi; essere attenti a ciò che ha valore, saperlo riconoscere, e dargli visibilità. Crearsi una cultura artistica in autonomia non è facile, tutt’altro, ma va fatto se ci vogliamo salvare dal nulla più becero. Va da se che più ci teniamo lontani dagli stimoli dannosi, e meglio stiamo. Questo lo possiamo fare, ognuno nel suo piccolo. Ed è urgente; è un dovere.


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