Lo so, è una giornata novembrina, la prima, e c’è sta grigia nebbiolina che non fa salire il buonumore nemmeno a sollevarlo col krik, ma un po’ di allegrezza musicale ci potrebbe far bene e un po’ di giocose giravolte fra i mulinelli dei venti, certo non dispiacciono al ❤.
Non si molla, non si vacilla!! Si va avanti con la solita, imperturbabile certezza nella solida, efficace e gaia leggerezza… che mi pare dovuta ed auspicabile, visti i pesanti tempi di matassa cupa e inestricabile.
Chiamo a raccolta i numi della buona sorte e gli spiriti benevoli delle buone intenzioni; preparo il tè ed i biscotti alla vaniglia da offrire agli ospiti illustri e senza lesinare su burro e confettura, spalmo colore acceso di buona ventura.
È domani il giorno mesto dei ricordi andati; rendiamo onore ai cari che ci hanno amati e salutiamo con un sorriso benevolo gli screzi passati. In fin dei conti tutto è scuola e tutto è bagaglio; si può scegliere fra le zavorre di prender solo il meglio.
Mi allontano in mongolfiera fra la nebbia di novembre; se non torno prima del tè, cominciate pure senza di me. Se dopo questa avete sorriso, magari la metrica non sarà granché, ma almeno un po’ di luce vi è apparsa in viso e non chiedo di meglio, per voi e per me.
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