Le colonne portanti

UN altro artista che ha fatto la storia della musica italiana è Bruno Lauzi;

cantautore, compositore e cabarettista italiano. Tra i principali esponenti della scuola genovese, interpretò e scrisse molte canzoni di successo, soprattutto per interpreti femminili come Mia Martini e Ornella Vanoni, oltre a cimentarsi nella poesia e nella letteratura.  E’ nato ad Asmara, in Eritrea nel 1937 e morto a Peschiera Borromeo nel 2006.

Invito a notare l’eleganza, la pacatezza e la gentilezza, seppure ironiche, di quest’artista d’altri tempi. Oggi ci vuole qualcuno che ti distrugga il palcoscenico per attirare l’attenzione del pubblico, perché la qualità di tutto il resto (compresa la cultura musicale degli astanti) è pari a zero.

Qui bastava un tono di voce pacato e una bella canzone cantata da un artista eccezionale. C’era tutto: l’esempio massimo di ciò che può essere un’ esibizione di qualità. Questo è stato il nostro Paese, prima che arrivassero gli invasori; e non parlo dei tedeschi… quelli li abbiamo invitati in casa noi un po’ prima. E non è un caso se l’Italia era anche una potenza economica quando si cantava e si faceva Arte in questo modo, seppure il declino si cominciava a sentire nell’aria.

E anche l’Arte italiana è sempre stata (e per quelli che non se ne accorgono, lo è ancora) l’esempio massimo al quale ha sempre guardato il resto del mondo; mi chiedo perché oggi gli italiani si lamentano di abitare nel paese più ambito del mondo per Bellezze Architettoniche, Artistiche Culturali, e fino a qualche anno fa, anche musicali. Ma ripeto una cosa che ho già detto: un popolo è quello che si crede di essere; né più, né meno. Qualcuno ci ha convinti che siamo degli sfigati, e tali siamo diventati agli occhi in primis di noi stessi, e pian piano anche agli occhi del resto del mondo. Il punto dolente è che lo siamo diventati davvero quando abbiamo cominciato a crederci e più ci crediamo e più diventiamo sfigati. Uso questo termine, perché è quello che va per la maggiore, quando si vuole denigrare qualcuno.

Diciamo che un tempo eravamo più consapevoli dell’immensità di Ricchezza che alberga in questo stivale immerso nella magnificenza del Mediterraneo e che oggi, ogni giorno e con tanta alacrità, ci affanniamo a buttare in un cassonetto dell’immondizia a suon di lamentele. Tutto ri-torna, anche la lamentela che facciamo quotidianamente in direzione del nostro Pese, e di noi stessi. Non me ne vorrete, ma io, di mio, per quel che può servire, mi tiro fuori da questo massacro all’indirizzo della Bellezza e del sublime.

Ti lascio il link della guida gratuita

22 risposte a “Le colonne portanti”

  1. Avatar valy71

    Grazie infinite per la guida gratuita e per il bellissimo articolo. Siamo ciò che ci raccontiamo. È molto importante fare attenzione al modo in cui ci definiamo.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Buongiorno Valy! Hai ragione; è molto, molto importante fare attenzione alle parole e ai pensieri che usiamo quando pensiamo a noi stessi, sia come singoli che come Paese, perché è facile che poi quel che si pensa diventi realtà. 😉

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      1. Avatar valy71

        Buongiorno Elena!
        Hai perfettamente ragione.
        Grazie. Possiamo impegnarci per costruire una nuova realtà 😉👋🏻

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        E’ vero, Valy; c’è già chi lo sta facendo, solo che nessuno ne parla, nessuno li vede, ma ci sono, ci siamo e siamo più di quel che si pensa!! E siamo bellissimi, credimi! Non lo dico per me, ovviamente, ma per quel senso di appartenenza a qualcosa di molto bello che si sta muovendo e sta crescendo e di cui io ho poco merito, ma comunque come molti ne faccio parte. 🙂 Ciò che è invisibile perché ignorato dai canali di informazione ufficiale, non è detto che non esista! Anzi, di questi tempi, proprio quel che non viene diffuso è ciò che ha maggior forza! 😉

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  2. Avatar marcello comitini

    Cara Elena sono d’accordo per quel che riguarda il nostro paese in relazione a monumenti e bellezze naturali, tutti doni che la natura o i nostri antenati ci hanno elargito. Oggi tuttavia constatiamo che gli unici italiani che tengono alto il nome dell’Italia sono coloro che l’hanno abbandonata e che con la loro intelligenza (tutta italiana) e con il loro lavoro, si fanno apprezzare all’estero. Noi ci limitiamo a vantarci del passato, senza aggiungere nulla, chiusi nel nostro cortile gestito da politici anch’essi nostalgici del passato e ciechi sul presente.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Vedi, Marcello, io non lo so che cosa intendi con quel “noi”, ma io conosco personalmente italiani che non sono emigrati, che stanno lavorando alacremente per sostenere se stessi, le proprie famiglie e anche la società tutta, senza lamentarsi, senza continuare a denigrare se stessi e chi li circonda. C’è moltissima gente sommersa dalla soverchiante lamentela diffusa che si sta dando da fare per costruire, e a queste persone non importa cosa dicono i media, cosa dicono i giornalucoli e cosa diciamo noi bloggher, perché non hanno tempo da perdere ad ascoltare giudizi pro o contro l’operato generalizzato di un Paese. Loro FANNO, si prodigano e operano ogni sacrosanto giorno, per costruirsi una vita degna, per essere di supporto agli altri e per creare impresa e lavoro. Ora, io preferisco fare parte di questi, che non sono poi così pochi come si vuol far credere, ignorandone la presenza, fingendo che non ci sono. E mi scuserai, ma quel “noi” che tu usi come se “tutti noi” fossimo da criticare, io non lo sento per nulla mio. E sono certa che molti altri la pensano come me; ne conosco personalmente molti. I politici rappresentano esattamente ciò che ci ostiniamo a vedere di noi stessi, con tanto alacre impegno da sembrare quasi comici, quando non riusciamo MAI a trovare nulla di buono in noi stessi, da fare di tutta l’erba un fascio.

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      1. Avatar marcello comitini

        Sarei d’accordo con te se non fosse che i politici da NOI eletti sono quello che ho detto e che tu stessa non puoi smentire. Se quelle persone a cui ti riferisci e il cui operato elogio, fossero davvero tante, i politici eletti da NOI, quindi anche da loro, sarebbero diversi da quello che sono. Non nascondiamo la testa dentro una torta confezionata da quei pochi che ancora si salvano.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Mi spiace dissentire di nuovo, Marcello, ma la maggior parte delle persone di cui parlo, non è andato a votare, proprio perché non si riconoscono in quei politici di cui parli, non si riconoscono in un meccanismo che non dà voce al popolo e non si riconoscono di conseguenza nelle scelte che da questi vengono fatte. Eppure continuano a lavorare e a produrre comunque. Senza lamentele e senza alibi. 😀 E non sto scherzando.

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      3. Avatar marcello comitini

        Neppure io sono andato a votare (per quelle ragioni che tu hai elencate), ma non per questo non devo usare il Noi.

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        Marcello, io rispondo di me stessa, e ognuno fa altrettanto; mi riconosco in chi sostiene valori di collaborazione e propositività per un bene comune di reciproco aiuto e prosperità, senza cercarsi degli alibi per potersi lamentare e per evitare di agire; ed ognuno si riconosce a sua volta in quello che più gli somiglia. Tu puoi usare tutti i “noi” che desideri, ma non in mio nome, se generalizzi su azioni e convinzioni che non mi appartengono e che non appartengono a molti altri. 🙂

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      5. Avatar marcello comitini

        In tuo nome o in nome di altri? Mai. In nome di cittadino italiano.

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      6. Avatar Elena Delle Selve

        Io sono italiana, collaboro con altri italiani, ma non mi riconosco in un sistema che vessa, denigra, calpesta diritti e Costituzione, libertà personali e collettive, arrogandosi il diritto di decidere per chi non lo ha votato. Io mi tengo fuori da tutto questo. E non mi va che mi si infili in gruppi sociali per questioni di etichette e di frasi fatte. CHe cos’è oggi un cittadino italiano? Un individuo che si piega ai dettami di un meccanismo perverso in nome del luogo comune, o un individuo che collabora e lavora con altri individui per il bene comune? I veri cittadini italiani sono quelli che difendono i valori ed i principi sani e sacrosanti che vengono calpestati da chi li dovrebbe difendere in sede istituzionale, e invece li ignora e ne fa carta da bagno. Se per essere cittadina italiana devo accondiscendere a questo, io mi tiro fuori! Sono italiana, perché sono nata in questa terra che amo, ma la cittadinanza ufficiale come la intende la maggior parte della gente, e forse anche tu, se la possono tenere.

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      7. Avatar marcello comitini

        Ma qui mi sembra che sei proprio tu a denigrare l’Italia e gli italiani. E non fare distinguo non fondati sulla realtà dei fatti ma solo su intime e personalissime prese di posizione. Dire io valgo e pochi altri valgono, non fa onore a chi come te si sforza di ragionare in termini di oggettività..

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      8. Avatar Elena Delle Selve

        Io non denigro nessuno, Marcello, solo non mi presto a farmi includere in gruppi che agiscono secondo dettami e principi in cui non mi riconosco; che siano italiani o di altri paesi, poco importa. Qui l’incasellamento forzato in stereotipi che sanno di “regime forzato” non attechiscono, tutto qui. Io agisco secondo coscienza, non secondo le etichette che molti usano per ragionare.

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  3. Avatar Sandro Dandria

    Beh, per quello che riguarda la musica in realtà l’Italia ha dettato legge per secoli tanto è vero che, per i musicisti stranieri, era praticamente un obbligo venire qui da noi per imparare il “come si fa” della musica Ancor oggi la terminologia musicale è in italiano in tutto il mondo. Abbiamo tanto da dare e, senza peccare di presunzione, abbiamo anche l’obbligo di valorizzarlo. Ma pare che ultimamente funzioni solo e sempre quello che arriva dall’estero. In realtà siamo stati molto bravi e lo siamo ancora ma, spesso, non ci crediamo.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ritorneremo a crederci, Sandro! E’ inevitabile, perché vedi, si può ignorare la Bellezza, e questa può soffrirne anche per lungo tempo, ma ciò non implica che la Bellezza smetta di esistere. Ciò che è presente nell’animo di un popolo, ciò che ne fa parte nel profondo, anche se questo viene represso, ignorato, vilipeso, oscurato, rimane vivo, come quei semi che ci mettono anni per poter trovare le condizioni necessarie per germogliare. Sappiamo che quei semi sono perenni, sempre presenti, seppure latenti; a noi il compito di creare le condizioni per farli uscire alla Luce. Ce la faremo!! Nonostante tutto, ce la faremo. Abbiamo secoli di allenamento alle spalle; non molleremo certo adesso che è urgente far vedere quello che sappiamo fare (parlando sempre con la dovuta umiltà 😉 ). L’Arte è sempre stata collocata materialmente e spiritualmente in questa Penisola di meraviglie, perché facesse Luce sul resto del mondo! Spegnere questa Luce non è così facile come credono i detrattori oscurantisti, adulatori dell’osceno!! Se vogliono vincere, dovranno mettere in campo armi ben più pesanti di quelle che hanno pateticamente usato fino ad ora; esistono delle piante che sanno rinascere anche dopo un devastante incendio, più forti e rigogliose di prima!! E usano la cenere come concime per prosperare!!! Non si molla! Si torna a rinascere!!!

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  4. Avatar Kikkakonekka

    Hai detto benissimo: oggi se non urli, se non distruggi il palco, se non fai stupidaggini nella tua vita di tutti i giorni, non vieni considerato. Ed allora molti lo fanno per poter avere un riflettore indirizzato su di loro. Ma questa non è arte.

    L’arte è saper scrivere e cantare belle canzoni, come faceva Lauzi, come faceva Endrigo, e molti altri.
    Poi gli stili sono cambiati, la musica è cambiata.
    Molti artisti più recenti hanno saputo procedere unendo bravura e stile.
    Ma molti altri, evidentemente non dotati di queste due virtù, hanno preferito giocare tutto sull’urlo e sullo scandalo.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      NOn c’è da stupirsi; è il meccanismo che ha richiesto questo e chi non era disposto aperdere fama e denaro, si è semplicementevenduto al meccanismo, pur di continuare a calcare le scene. C’è chi non si è prestato, chi non è sceso a compromessi e a questi va reso merito, perché hanno preservato la loro dignità, ma anche il valore dell’Arte con la A maiuscola. Questi sono i valori da recuperare e va boicottato tutto il ciarpame inutile e dannoso per l’essere Umano che ancora si voglia chiamare tale. UN po’ alla volta, ci arriveremo; la sfida è solo agli inizi, ma la gente comincia a capire. Sta a noi darevisibilità ai veri artisti, a chi ha valore in tal senso. Sta a noi non accettare passivamente ciò che ci propinano, e pretendere una qualità artistica che esiste, ma non viene lasciata esprimersi. Ma per fare questo, occorre prima capire che cosìè il Bello, che cos’è l’Arte, che cos’è che ha veramente valore. Di esempi di magnificenza in Italia ne siamo pieni zeppi; è che la massa è cieca e dorme, anche se qualche blando segnale di risveglio si comincia a vedere.

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      1. Avatar Kikkakonekka

        “è il meccanismo”

        ma siamo noi ad accettarlo, questo meccanismo.
        purtroppo.

        cosa ci voleva, per esempio, a NON invitare Blanco a Sanremo, dato che si sapeva che avrebbe fatto una scena così cretina?

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        …ci voleva un pubblico consapevole, che rifiuta e boicotta sta robaccia!! E invece tutti in visibilio a scaricare l video dai social, comese fosse un santo da venerare! IN tal senso io parlo di responsabilità personale, ogni tanto. Ci danno esattamente quello che siamo disposti ad ingoiare, come pattume, o sbobba mediatica di cui la gente si nutre.

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  5. Avatar kagould17

    Canada just lost a treasured artist, Gordon Lightfoot. His music always told a story (quite often a Canadian story) and his songs were covered by many much more famous artists. This man remained humble and generous to the end always true to his style and his heart. He went to the U.S. briefly, but realized he could have enough fame from his home in Canada. It is so nice when artists remain true to themselves. Bruno looks like just such a man. Allan

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      It’s nice to know that all the Artists who preserve human dignity, or rather who don’t sell themselves to the highest bidder in order to be successful, are everywhere in the world. Yes, this Italian artist is a bit like your Canadian artist. And they are beautiful examples, to remember. 🙂 Thanks Allan.

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