Amor mio, amor proprio…

Qui le musiche sono di Battisti, il testo di Mogol… e la voce, beh, la sua. 🙂

Mina, che per molti è praticamente sconosciuta, tranne che per i miei contempornei e per chi ci ha preceduti, ma è stata e rimane un emblema indiscusso della musica italiana. Eppure anche lei, come altri, ad un certo punto è sparita dal panorama musicale italiano; se ci fate caso, molti commenti sotto i suoi video sul canale ufficiale su youtube, sono stranieri. Accade spesso con tutto ciò che è qualitativamente elevato e che proviene dal nostro Paese; vi siete mai chiesti il motivo, al di là delle vicende personali dell’Artista in questione (…i motivi per i quali lei ad un certo punto ha preferito fare vita ritirata, non sono mai stati veramente chiariti)?

E vi siete mai chiesti perché da anni si fa di tutto per denigrare il nostro Paese sotto tutti i punti di vista? Per farlo passare sotto una sequela di stereotipi e definizioni che hanno l’unico scopo di creare il cliché del Paese più mafioso, corrotto, inconcludente e dannoso dell’ unione europea (lo scrivo minuscolo, perché ultimamente non c’è stata molta vera unione… c’è stato più un servilismo svilente emolto dannoso, diciamo)? Perché è vero, direte voi. E invece no; abbiamo una visione distorta di questo Paese e solo gli stranieri sembrano accorgersi della verità; perché noi che ci viviamo, ci continuiamo a dare delle mazzate portentose sulle palle (scusate il francesismo, ma pare che questo sia l’unico linguaggio che la gente ancora capisca) e pensiamo anche di essere furbi e nel giusto!! A questo porta la continua lamentela!

Bene, quest’opera di indottrinamento va avanti da quando con il boom economico l’Italia ha dimostrato di essere uno dei paesi più potenti dal punto di vista della creatività e del saper fare impresa. A qualcuno tutto questo “andare avanti per la strada giusta” ad un certo punto ha dato molto fastidio. E qualcuno che voleva rivendicare la grandezza dell’Italia è anche stato ammazzato come niente fosse, senza che nessuno si rendesse davvero conto del motivo. Gli assassini sono gli stessi che oggi ci stanno portando a fare delle guerre non nostre e che ci stanno convincendo che siamo buoni solo come carne da macello.

Io penso che invece abbiamo molto da dare, da creare, da offrire a noi stessi, se solo ci svegliassimo per un momento e se solo cominciassimo a darci davvero da fare! Invece l’italiano medio è bravissimo a lamentarsi; senza sapere che più si lamenta e più si infossa! Un po’ di orgoglio e di amor proprio, io direi che è ora di metterlo in campo, prima che ci spazzino via come dei burattini di carta. E se avete bisogno di un buon esempio di qualità, andatelo a prendere dagli italiani di cinquant’anni fa, se proprio non riuscite a vederlo in quello che fanno molti onesti italiani anche oggi, nonostante tutto, nonostante le immani difficoltà e le continue lamentele che arrivano da ogni dove.

La Ricchezza di un Popolo sta nella vvisione che ha di se stesso; o ci riabilitiamo a noi stessi, o siamo perduti. E non sono frasi fatte. E’ ora di svegliarsi!

ti lascio il link per la guida gratuita

26 risposte a “Amor mio, amor proprio…”

  1. Avatar baglio2013

    Verissimo tutto.
    Ma è vero pure che da 30 anni a questa parte, colpa anche di quello che ci propinano radio, TV e giornali tutti i giorni, siamo diventati un populicchio di un bifolchi ignoranti, devoti del dio denaro, arrampichini, meschini, ipocriti, opportunisti, falsi, mignottari della peggiore specie, e recentemente spie, delatori e traditori.
    E non sono soltanto gli altri a dipingerci così, credi, c’è moltissimo di nostro.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Questa è la definizione media che l’italiano medio da di se stesso: ” siamo diventati un populicchio di un bifolchi ignoranti, devoti del dio denaro, arrampichini, meschini, ipocriti, opportunisti, falsi, mignottari della peggiore specie, e recentemente spie, delatori e traditori.” Quello che ho tentato di dire in questo breve articolo, è proprio questo: finché noi stessi ci dipingiamo così, non andremo da nessuna parte. NOn dico di raccontarci storielle, ma ci sarà pure qualche cosa di buono che nell’elenco forse ti è sfuggito, Vittorio. Il punto è: perché ti sei concentrato solo su questi aspetti nefasti? Perché l’Italia si autoflagella senza sosta, senza tregua, e non cita mai (ribadisco MAI) gli aspetti positivi di se stessa? Eppure devono esserci, perché altrimenti non si spiega perché viviamo ancora di turismo, perché il mondo viene in Italia a godersi il nostro Paese! Ma gli aspetti positivi è come se non esistessero, come se una coltre pesante davanti agli occhi di ogni italiano, gli impedisse di vedere oltre il peggio! Ti butto lì una domanda: non è che tu hai concentrato la tua visione delle cose solo su queste caratteristiche, perché non senti parlare d’altro? Perché tutti, media e social, parlano in questi termini? Perché tutti si lamentano solo e sempre di ciò che non funziona, foraggiati dai media che rincarano la dose con notizie SEMPRE E SOLO NEGATIVE? Non è che anche tu per caso, hai questa visione dei tuoi connazionali, perché ci passi le ore davanti al televisore, a farti dire come devi vedere il paese in cui vivi? Ti faccio queste domande perché personalmente conosco tanta gente onesta; ma davvero tanta. IN vent’anni di pubblica amministrazione ho conosciuto il peggio ed il meglio, ma ti assicuro che il meglio soverchia il peggio, altrimenti ci saremmo estinti da tempo. Ma la gente il meglio non è allenata a guardarlo, a scorgerlo, a rendersi conto che c’è! Vede solo la feccia, che certo che esiste, che è reale! Ma non c’è solo quella, cavoli! Ma se tu vedi solo quella, allora per te e per milioni di italiani come te, ben indottrinati dai media, la feccia è L’UNICA COSA che fa testo. Si chiama selezione neuronale; una volta che i tuoi neuroni sono abituati a fare un determinato percorso fra una sinapsi e l’altra, continuano a fare solo e sempre quel percorso e non ne vedono altri. Peccato, perché questa visione del mondo, implica una lenta auto distruzione, ed è voluta.

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      1. Avatar baglio2013

        Credo realmente che dopo il “biennio infame”, in cui si sono accettati obblighi e discriminazioni (che almeno da parte mia non può essere cancellato con un colpo di spugna), le positività in questo paese si siano davvero ridotte al lumicino. E diventa difficile se non impossibile essendo stato privato dei miei diritti e delle libertà fondamentali con il bene placido del 97% della popolazione, vedere il bello dello stato attuale.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Il punto focale, Vittorio, secondo me è che le persone non si rendono conto che non sono state vittime di qualcuno; non sono tutt’ora vittime di qualcuno. Sono vittime di se stesse; del proprio comportamento, della malsana abitudine di affidarsi alle televisioni e ai giornalucoli venduti per informarsi. Ad un certo punto occorre chiedersi anche perché tutto quello che è accaduto è stato possibile!! Occorre rendersi conto che ognuno è responsabile di se stesso, della propria salute, della propria vita!! E se deve affidarsi continuamente all’opinione di terzi per decidere su questioni fondamentali come queste, significa che non è mai diventato adulto… che è come quei bambinetti che hanno bisogno della caramellina per fare due passi o di una sculacciata per capire che certe cose non vanno fatte! Il senso di responsabilità personale, va maturato in prima persona e non si può incolpare nessuno e niente se manca, se non se stessi!! Continuare a dare la colpa all’esterno per quello che si subisce è inutile, dannoso e infantile!! Ad un certo punto occorre chiedersi perché si sta subendo!

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    2. Avatar Elena Delle Selve

      …e giusto per chiudere il cerchio, nessuno obbliga nessuno a passare ore davanti alle televisioni o con l’orecchio attaccato alla radio. Nessuno, tranne se stessi.

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  2. Avatar Raffa

    Quando sento disprezzare l’Italia mi viene una gran rabbia, anche perché tanti dei difetti che si lamentano (e che indubbiamente sono reali) esistono anche in altre parti del mondo. Io, nonostante tutto, non cambierei il mio Paese con nessun altro a meno che non ci fossi proprio costretta. E poi noi abbiamo un passato nel DNA che pochi altri possono vantare, anche in europa.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Esattamente Raffa!! Il punto è che chi come te ha una visione REALE della situazione, è piuttosto raro trovarlo fra le masse. La gente si dedica alla generalizzazione, perché è comoda, non richiede sforzo mentale e si avvicina molto alla malsana abitudine di lamentarsi a prescindere. Tutta roba che ci affossa di anno in anno in un vortice autodistruttivo senza fine. Ed il peggio è che non se ne rendono conto, che il male peggiore per noi stessi, sono proprie queste malsane convinzioni nefaste. Inculcate ad arte, tra l’altro.

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  3. Avatar coulelavie

    Io penso che USA, Russia, Cina, Germania (metteteci dentro tutti i paesi del mondo…) siano paesi corrotti. Però penso che l’Italia ormai sia tra i paesi più corrotti. Per esempio ho la percezione che la Danimarca lo sia un po’ meno. Non credo di sbagliare. Se il mio commento è fuori contesto, perdonami.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      La tua percezione della Realtà dovrebbe essere sostenuta da dati e da fatti, non da mere impressioni. Tu mi dirai, ma se i tg e i social non parlano d’altro che di gente corrotta e venduta! Vero, ma ti ricordo che i venduti e i corrotti sono ovunque. Durante la Pandemia abbiamo avuto modo di vedere paesi come la Polonia e come lo stesso Parlamento Europeo che di certo non si sono rivelati degli angioletti con le alucce immacolate. Non è una bella gara, questa. Ma si fa questo tipo di gara perché se tu pensi di vivere in mezzo a gente corrotta, quella che viene meno è la fiducia nel prossimo. E’ una gara architettata ad arte. Ora, somma la paura indotta, con la sfiducia indotta ad arte e ne esce un paese debole, disgregato, succube del primo che sa alzare la voce un po’ più degli altri per pretendere giustizia e avrai una massa di pecore pronte a tutto pur di dargli ragione. Si chama manipolazione. E tu che disdegni ogni sistema precostituito, dovresti renderti conto che quando generalizzi, dici tutto e niente, esattamente ripetendo quello che ti è stato “insegnato a dire”. Non c’è libertà in un’argomentazione fine a se stessa; e infatti sono le argomentazioni da bar, quelle che leggi sui social e che sono finalizzate a spandere merda, paura e sfiducia. Tu ti limiti a prestarti inconsapevolmente al gioco. E’ impossibile che sia tutta feccia! Di questo dovresti renderti conto. Io parlo con le persone vere, quelle che lavorano, da anni, da più di vent’anni. C’è un sacco di gente onesta, che si è fatta da sola senza rubare, senza vendersi… e anzi, spesso ci hanno rimesso pur di mantenersi puliti. E non sono pochi. Sono quelli che nessuno vede e nessuno vuole ascoltare, perché è più facile lamentarsi e generalizzare.

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  4. Avatar Daniela

    hai ragione, è da un bel po’ che sarebbe ora di svegliarci, ma quante persone comprendono che siamo caduti in un letargo programmato da chi ci ha voluti così? quelli che hanno faticato negli anni del boom economico hanno permesso alle generazioni successive un benessere che li ha impigriti di ideali e ha permesso a molti imprenditori di delocalizzare le produzioni rendendo l’operaio ricattabile e sostituibile, con buona pace dei sindacati sempre più distanti dalle esigenze dei lavoratori. Molti quelli che si fermano all’ambizione di un auto e di altri surrogati rateizzabili per essere appagati, ma la felicità non sanno che arriva nel momento in cui ti liberi dei fili cui sei appeso come un burattino. Scusa lo sfogo ma la nostra indifferenza è stata concime buono per chi è diventato sempre più potente e indecente.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Hai delineato la Realtà in modo mirabile, Daniela. Ma sapendo questo, sapendo che è tutto costruito, è abbastanza inutile continuare ad autofustigarsi per gli errori commessi. Sarebbe ora di alzare un po’ la testa e cominciare a ragionare e rimettersi in gioco, ognuno come può, ognuno nel suo piccolo. Non si chiede una rivoluzione inutile e dannosa; ma una presa di coscienza, un po’ di amor proprio, sarebbe il minimo! Mi pare che ci siamo autoflagellati abbastanza! Quei nonni che si sono fatti due guerre per poi riuscire a rimettersi in piedi, vedendo che razza di amebe ha prodotto il rincoglionimento mediatico, di sicuro si rivoltano nella tomba! Altroché!

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  5. Avatar Daniela

    di certo anche i nostri stessi genitori che hanno comunque faticato davvero negli anni 50 per costruirsi un futuro. Ma se non si “ribalta” tutto c’è poco da sperare, per rimettersi in gioco si devono creare le condizioni, finchè ci sono le sanguisughe al potere ( e non interessa di che bandiera) saremo mercè facile dei loro giochi. Sentivo proprio ieri un contributo della buonanima di Camilleri sulla cecità con cui la maggioranza va a votare, ed è impressionante sapere che c’è una maggioranza ignorante che fa quanto gli viene chiesto

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Si ritorna sempre al punto primo, ovvero alla respnsabilità personale; le sanguisughe stanno lì a succhiare il sangue perché sono state delegate a farlo, da ognuno di noi. Se ci concentriamo sulle sanguisughe, le condizioni per riscattarci non si creeranno mai. NOn è quello il punto dove guardare. Occorre concentrarci su noi stessi, su quello che cerchiamo, che vogliamo davvero creare, sui pensieri che creano idee e idee che creano impresa. Su questo occorre lavorare, a prescindere dalle sanguisughe. Un popolo che continua ad aspettarsi qualche cosa dalle sanguisughe, è un popolo succube, perso, finito e dopo tutto quello che è successo, se ancora non lo abbiamo capito, beh… ci meritiamo davvero il peggio! C’è gente che riesce ad alzare la testa nonostante tutto; mi chiedo come facciano, se è davvero vero che non ci sono le condizioni! Il punto è che invece la maggior parte aspetta il momento propizio, le condizioni favorevoli, la pulizia dalle zavorre e dalla corruzione! Non si può stare nel pollaio ad aspettare che le volpi si mangino tutto, comprese le uova, solo perché si pensa che non ci sono le condizioni per essere qualche cosa di diverso. Ad un certo punto occorre avere la forza di darsi un senso e muoversi, prima che sia davvero troppo tardi. Ma per avere questa forza, la primissima cosa da fare è sottrarsi allacontinua e martellante lamentela. Ai media, alle notizie nefaste, ai vampiri energetici che aleggiano ovunque gli si permetta di arrivare.

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  6. Avatar baglio2013

    “Ore passate davanti al televisore” fortunatamente non mi appartiene proprio, né a me e né alla mia famiglia.
    Le opinioni che mi sono fatto invece quando dovevo andare in bagno coi miei nipotini e ad un bar di passaggio, non ci hanno fatto entrare, perché non avevamo il passaporto verde, beh credo che sarà molto difficoltoso cambiarle o far finta che non siano esistite, soltanto per vedere il bicchiere mezzo pieno -che anche questa mi sembra un imbonimento un pochino gratuito.
    Scusa la franchezza !!!

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Mio caro, quello che hai vissuto tu, lo abbiamo vissuto tutti; c’è gente che si è licenziata pur di non sottostare a certe “pratiche fasciste” e oltre al bar, si è visto chiudere anche le porte del posto di lavoro, tanto per riportarti la mia esperienza. Ma questo non può essere un alibi per continuare ad atteggiarsi a vittime. Anzi, questo dovrebbe essere il segnale che occorre cambiare atteggiamento, direi. Franchezza scusata. 😀 😀

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  7. Avatar kagould17

    While this all started before the internet, the internet has not helped. It has turned many of us into blamers and shamers. We troll people and look for errors, weaknesses, things to pick on. In this matter, our politicians and our country become fair game. So, instead of the country rising up to exceed our expectations, they sink down to meet them. Greed, lust for power, the need to be rights exceed common decency and empathy. We are a cynical bunch and we always look for dark cloud, instead of the silver lining. I do not know how we change that. Great discussion Elena. Allan

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      I don’t know how it works in America, but here in Italy, there is the unhealthy habit of denigrating oneself, of condemning one’s own country to the gallows, instead of trying to improve it. This is an Italian problem, Allan. I think in America this doesn’t happen; not so widely, at least. Italians don’t know that they live in a beautiful country, rich in art, history and natural beauty. For Italians, for many of them, Italy is the worst country to live in. I don’t realize how lucky they are.

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      1. Avatar kagould17

        That is sad. I think every country has a feeling of superiority or inferiority, no matter the evidence. The U.S. always says they are the greatest country in the world, the only one that has freedom and yet the gun incidents say otherwise. Canada, where I come from has a vast feeling of inferiority living right next to such bravado. This too is not correct. It is a pity that more Italians and Canadians are not proud of their country and its place in the world. Not Nationalistic pride, but pride of place.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        I agree with you, Allan; it’s a big waste of energy and opportunities!! W Canada! W Italy! 😉

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  8. Avatar Nemesys

    Oh finalmente qualcuno che dice le cose come stanno: “Bene, quest’opera di indottrinamento va avanti da quando con il boom economico l’Italia ha dimostrato di essere uno dei paesi più potenti dal punto di vista della creatività e del saper fare impresa. A qualcuno tutto questo “andare avanti per la strada giusta” ad un certo punto ha dato molto fastidio. E qualcuno che voleva rivendicare la grandezza dell’Italia è anche stato ammazzato come niente fosse, senza che nessuno si rendesse davvero conto del motivo. Gli assassini sono gli stessi che oggi ci stanno portando a fare delle guerre non nostre e che ci stanno convincendo che siamo buoni solo come carne da macello.”
    Anch’io penso che l’Italia non sia seconda a nessuno in quanto a arte e creatività. Tornando invece a parlare di Mina, è sempre stata e sarà sempre una grande artista e purtroppo come tanti altri nostri cantanti è più conosciuta all’estero che in Italia, gli Stati esteri apprezzano molto la musica italiana. del resto è sempre così: non sappiamo apprezzare ciò che abbiamo, lo diamo sempre per scontato e questo accadde anche nel mondo musicale senza contare poi tutte le varie manovre e manfrine le quali tu esprimi benissimo.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Magari ci si limitasse a dare le nostre risorse e bellezze per scontate; nooo, noi facciamo ben altro!! Noi le ignoriamo o le copriamo di lamentela! Che è peggio! Vabeh… io sono anni che ci provo a scardinare sti meccanismi nel mio piccolo, ma la lotta è impari. Ma va comunque fatta.

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  9. Avatar Kikkakonekka

    “solo gli stranieri sembrano accorgersi della verità”

    a mio parere gli stranieri si accorgono della verità solo se parliamo di arte, storia, gastronomia, cultura, moda, sport… in cui siamo eccellenze mondiali assolute

    ma ben pochi di loro, a meno ché ricchi, verrebbero ad abitare da noi, perché hanno gli occhi per vedere le strade dissestate, le strade sporche (sono stato negli anni scorsi in Irlanda e Scozia: nemmeno se la cercavi, trovavi una carta per terra o un mozzicone di sigaretta), le tasse evase, il welfare da terzo mondo, etc

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ok, giusto, ma allora mi devi spiegare perché le coste dei nostri laghi sono piene zeppe di case abitate dai tedeschi e dagli americani, del perché sulle colline toscane ci vivono americani, portoghesi, inglesi, del perché le case di montagna di mezzo arco alpino sono in buona percentuale di proprietà degli stranieri e del perché qualcuno ha la residenza italiana, ma è originario e lavora all’estero. 🙂 Mi devi spiegare perché le privatizzazioni e le nuove normative sulla bioedilizia stanno facendo vendere i centri storici proprio agli americani, perché gli italiani non hanno i soldi per ristrutturarli. Ed i grossi alberghi storici di Venezia? Tutti agli stranieri. Tu fai i conti con i centri cittadini che conosci tu, ma l’Italia non è solo il traffico e le buche stile Roma; l’Italia è ben altro, e gli stranieri lo sanno, lo vedono e ci vengono eccome a stare in Italia. Almeno quelli che se lo possono permettere. E intanto gli italiani se ne vanno in Spagna, in Tailandia e chissà dove.

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      1. Avatar Kikkakonekka

        “mi devi spiegare perché le coste dei nostri laghi sono piene zeppe di case”

        Anche se fossero mille, o 10mila, o 50mila (cosa che non è, i numeri sono infinitamente minori) sarebbero una percentuale bassissima rispetto alla popolazione italiana.

        Nel 99% dei casi si tratta di gente ricca, che si può permettere le case all’estero, NON è gente che decide di lasciare la Svezia per venire a vivere in Italia.

        “Ed i grossi alberghi storici di Venezia? Tutti agli stranieri”
        Appunto: gente ricca, straricca, che se ne sbatte delle nostre strade, e del nostro walfare.

        Chi dalla Danimarca, Svezia, FInlandia, Islanda, USA. Olanda, Lux, Belgio, Canada… baratterebbe il loro Paese per vivere in Italia?
        Non scherziamo: nessuno.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        giustissimo, ma anziché lasciare agli stranieri il meglio che il nostro Paese offre, bisognerebbe riprenderci quello che è nostro, rivalutandolo per il valore che ha, anziché denigrarlo in continuazione con mille lamentele e spulciando tutti idifetti possibili e immaginabili. Riprenderci quello che è nostro significa anche riprenderci in mano un paese anche in termni di politiche e servizi. E ti assicuro che molti lo baratterebbero il loro paese per vivere in <italia. Io conosco degli imprenditori canadesi che hanno mollato tutto a Toronto per venire in Emilia Romagna, pensa! E conosco due parigini che hanno lasciato la rinomatissima Parigi per venire a Riva del Garda…e te ne potrei farealtri di esempi, di albergatori russi, di imprenditori Tedeschi. LOro vedono quello che nopi non vediamo, perché hanno la mente libera da preconcettiche ci coviamo come delle galline impazzite. Ci vedono opportunità, qui… quelle che noi non vediamo, perché siamo troppo occupati a fare paragoni in negativo.

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      3. Avatar Elena Delle Selve

        E per inciso, quelli che ti ho citato, abitano in Italia e udite udite, alcuni ci sono venuti a stare proprio sotto la pandemia, pensa!

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