Quando si parla di immaginazione, si parla di fiabe, di fantasie, di cose che hanno poca attinaneza con la realtà; questo è il luogo comune. Poi ci sono degli studi scientifici che partono da Carl Gustav Jung fino ad arrivare alle più recenti neuroscienze, che invece dicono tutt’altro.
Gli alchimisti poi, (quelli veri, non quelli fasulli che si spacciano per guru più o meno accreditati dal nulla più assoluto) confermano che tutto ciò che avviene a livello profondo nell’individuo umano, può essere fonte di trasmutazione anche a livello esterno e materiale. E gli ermetisti, che poi son gli stessi, confermano: “Così in alto, come in basso!”ovvero così dentro, come fuori, disse Ermete Trismegisto nel Kybalion. Se sei vuoto dentro, hai una vita vuota, se sei ricco dentro, hai una vita ricca.
Anche molti mistici hanno dato conferma di questo, sia in Occidente che in Oriente e se non bastano le antiche scritture, basta guardarsi attorno, per chi ancora sa vedere. Son robe difficili da credere, eppure tutti i testi antichi, i testi sacri e non, le fiabe (che sono fra i testi più antichi) i racconti mitologici, parlano esattamente di questo.
Eppure, in nome della scienza contemporanea, quella stessa scienza che ha predicato il “Se non prendi questa medicina muori!”, facendo un sacco di morti e creando altrettanti malati cronici, i benpensanti scartano a priori e con scetticismo tutte le verità tramadate per secoli; perché questa è ancora l’epoca del materialismo, del razionalismo, del pragmatismo, del “Io non credo se non vedo”, del “Lo ha detto la scienzah, quindi deve essere vero e se non lo ha detto la scienzah, allora non esiste!”
Bene, io vi sto dicendo che ci sono delle Verità che fino a ieri la stessa scienza ha rinnegato, scartato, finto di non vedere perché non erano “ancora state testate”. Anche altra roba non era stata testata, eppure l’hanno diffusa a larghe mani senza tanti scrupoli. Oggi, a distanza di poco tempo, quelle stesse Verità per secoli snobbate e ritenute “puro frutto di fantasia” (o immaginazione) sono scientificamente comprovate e guarda caso, sono verità intimamente legate alla sfera spirituale. Ed è per questo che sono sempre state negate.
E finché si insiste a disgiungere volutamente scienza e Spirto si andrà avanti sempre come degli zoppi, ovvero non si va da nessuna parte!
L’immaginazione è una capacità dell’essere umano; noi pensiamo e possiamo pensare noi stessi mentre pensiamo; nessun altro essere vivente, che si sappia, sa fare questo. Possiamo pensare anche a cose che non esistono concretamente nella realtà materiale; lo sappiamo fare. Sappiamo immaginare romanzi, storie epiche, opere d’arte (che nascono prima nella mente dell’artista e SOLO DOPO nella materia che l’artista lavora).
L’immaginazione è un prodotto della nostra mente e vi comunico che è uno strumento potentissimo, a disposizione di tutti noi; peccato che la maggior parte di noi non sa di avere questo strumento e se sa di averlo, non sa più come usarlo.
Non è un’affermazione polemica, non me ne vogliate se dico questo; ma è un fatto. Esistono moltissimi modi per addormentare l’immaginazione, ovvero la capacità di usare il nostro cervello in modo tale da riuscire a creare dei mondi immaginari e di conseguenza anche reali. Il metodo più efficace è un’educazione scolastica minuziosamente studiata affinché il cervello di chiunque smetta di pensare.
I quiz sono lo strumento più devastante, insieme al mero nozionismo didattico che ha adottato la scuola pubblica in Occidente per evitare che le persone sviluppino una capacità di pensiero e immaginativa autonoma; un muscolo come il cervello si comporta esattamente come tutti gli altri muscoli e se non lo usi, si atrofizza.
Sapere come si fa a immaginare, non è scontato oggi e la maggior parte delle persone è molto limitata in questo. Ed è come se ci avessero disabituati a usare un nostro organo; il più potente. IL resto lo fanno gli strumenti tecnologici di cui si fa abuso. Lasciare che altri pensino per noi, ragionino per noi, scrivano per noi, creino arte per noi, equivale a morire come specie e non lo so se i singoli individui si stanno rendendo conto di questo.
Togliere le materie umanistiche dai programmi ministeriali, o ridurle all’osso, proporle come dei noiosi loop di nozioni senza senso, evitare che la filosofia, l’arte di pensare e di immaginare vengano sfruttate per il nostro bene, come sapremmo fare potenzialmente tutti, è un modo per spegnerci. Esattamente come si fa quando hai un allevamento di bestiame e metti dei calmanti nel cibo, per tenerli buoni. Ed i soggetti ai quali i calmanti non fanno effetto, si eliminano, perché creano confusione e disagio a tutti gli altri.
Eppure, l’immaginazione è realmente la fonte dalla quale noi tutti possiamo creare una realtà a misura d’uomo! Lo sapremmo fare, se ci allenassimo un po’ di più a metterla in campo nelle nostre deliranti quotidianità, per cambiarle e renderle più vivibili! Se ci staccassimo dagli stimoli che producono lamentela e disagio emotivo, se ci staccassimo dai bombardamenti di merda mediatica, dalla rassegnazione, dalla pochezza d’animo che si sta diffondendo come una malattia.
L’immaginazione può creare Bellezza, può creare benessere, salute, Pace!! Ma va allenata, usata ogni giorno, per pensare a qualche cosa che esula dalle pastiglie preconfezionate di veleno puro che ci propinano i media venduti e manipolati!! Ma la responsabilità, ripeto, è nostra! Siamo noi che decidiamo di somministrare a noi stessi queste dosi di schifo quotidiano; e nemmeno ci rendiamo più conto di quanto è letale.
Mi sento dire spesso: “Perché non dovrei guardarla la tv?! A me piace… io poi, scelgo solo programmi buoni, che mi scelgo io!” Balle! La televisione è studiata per infilare nella mente in maniera subdola il peggio, senza che ce ne accorgiamo. PNL, Messaggi subdoli e che agiscono a livelli inconsci, ripetizione martellante di concetti in apparenza innocui; sono tutta roba che la gente non sa che si sorbisce ogni volta che accende la tv! Anche mentre la lascia accesa quando dorme! Ma nessuno ci obbliga. Sono scelte.
Oggi, lo sappiamo cosa sta succedendo! Abbiamo visto cosa hanno saputo fare i media, cosa hanno fatto a milioni di persone; mi chiedo come si fa a continuare a dare credito a chi non si è fatto scrupoli a vendere la salute di milioni di persone in nome del potere e del controllo. Eppure, la gente accende i televisori, ancora, ogni giorno e ogni giorno si fa raccontare una realtà fasulla, limitata, estremamente orrida e demotivante, fino alla depressione più nera. Si fa spegnere il cervello ed il cuore e si compensa con gli psicofarmaci. Masochismo..
Tutti si espongono come vittime sacrificali al rito della lobotomizzazione collettiva, alcuni addiritura con dedizione, come dei fanatici religiosi convinti che tutto ciò che dicono i media, deve per forza essere vero; altri con rassegnazione per pigrizia mentale e facendo a loro volta da eco, diffondendo il verbo fasullo, senza nemmeno rendersene conto! In tutto questo, l’immaginazione non ha nessun ruolo, non serve più.
L’unica arma di cui dispone l’essere umano per potersi continuare a considerare tale, viene volontarimente messa da parte e snobbata; alcuni non sanno nemmeno più di averla avuta, da bambini; sono quelli che i bambini non li capiscono e li pretendono più adulti di quelli che possono essere.
L’immaginazione è stata lasciata nel nulla dei dimenticatoi nostalgici, nelle foto vintage, nei design del dopo guerra, nell’arte antica e rinascimentale; buttata senza esequie nella tomba comune della mediocrità, dove sono state gettate anche la creatività, il senso di rivalsa e la sacrosanta voglia di rimettersi in gioco! Tutti spenti da dosi pesanti di psicofarmaci e spot televisivi e da ore passate sui social, dall’alibi dei traumi irrisolti, dalle psicanalisi che succhiano sangue e non lasciano nulla se non l’intontimento dello Xanax.
Chi non sa immaginare non sa più urlare al mondo i propri talenti, le proprie idee, la propria individualità, perché non è più in grado di averne; fa parte del gregge, della schiera delle teste chine! Si limita a ripetere a pappagallo le idee che ha sentito alla televisione o sui social, senza nemmeno rendersene conto. Come un mantra senza senso. Post dopo post, like dopo like, foto dopo foto, lamentela dopo lamentela.
La povertà dell’Umanità contemporanea che parla solo di guerra, solo quando ne parlano tutti, di malattie solo quando ne parlano tutti, di tragedie solo quando ne parlano tutti e solo di quelle, di crisi quando ne parlano tutti; questa umanità è lo specchio di ciò che ogni singolo essere umano si è lasciato infilare nel profondo, anno dopo anno, secolo dopo secolo, soffocando la propria scintilla divina, in molti casi fino a spegnerla del tutto.
Nessuno ha costretto nessuno; servi sacrificali volontari, assassini del meglio di se stessi, della propria capacità di essere veramente umani. Tutto questo richiede un prezzo salato che si sta pagando; la responsabilità non è di nessun altro se non di se stessi. Chi dice il contrario, creando un alibi fasullo, è fasullo anche lui, o lei! Non è colpa dei genitori, non è colpa dei mariti, delle mogli , di chi ha abusato o non ha abusato della nostra purezza e della nostra innocenza!! La responsabilità delle nostre esistenze è sempre e solo nostra!!!
Ognuno è lo specchio di ciò che si porta dentro. Ognuno decide cosa farsi infilare nel profondo (l’immagine è volutamente ambigua) e trovo inutile e dannosa tutta questa lamentela, tutti questi timori, tutta questa paura diffusa; è come se ci lamentassimo di stare sulla graticola di un grosso braciere che ognuno alimenta da solo, soffiandoci sopra quando il fuoco tende a spegnersi. Se non è mancanza di immaginazione questa! Almeno in antichità i martiri li seviziavano gli aguzzini, non si seviziavano da soli! E nella lamentela non c’è creatività; la lamentela è la morte dell’arte e dell’ immaginazione!
Se volessimo, potremmo vivere il Paradiso qui su questo Pianeta, perchè non so se ve ne siete accorti, ma il mondo è meravigliosamente bello, per chi non è cieco! E chi non lo sa più vedere, almeno provi a immaginarselo. Sarebbe un grande passo avanti verso la libertà di una specie e forse l’unica via di salvezza. Da qualche parte bisognerà pur cominciare a levarsi dalla merda, no?! (mi si perdoni il francesismo). L’immaginazione si può recuperare, con un po’ di fatica, certo, ma si può fare.
Si cominci a meditare dieci minuti al giorno, a telefono spento, a telvisore spento, a bocca chiusa, come antidoto, in modo che non mi si dica che non porto mai soluzioni. La meditazione e il pensarsi con attenzione, è un modo per guarire, anche se è scomodo e richiede impegno. E chi non ce la fa, si legga una bella fiaba antica, di quelle non edulclorate, non contraffatte ad arte dal perbenismo e dal politicamente corretto del cazzo di oggi.
Vi lascio il link alla pagina sulla guida gratuita alla ricchezza, per chi fosse interessato a qualche cosa che confido essere utile in questi tempi di caos. Le Leggi che regolano tutto, sono sempre quelle, da millenni; sono l’unico riferimento che rimane in tempi come questi; il problema è che nessuno più le studia e nessuno più le conosce!
Rispondi