Gli ignavi son quelli che nella vita non hanno mai preso una posizione definita! E per Dante, sono il peggio, del peggio e concordo con lui! Son quelli che vivono con i piedi in mille staffe e si giostrano a seconda di come tira il vento. Son quelli che fanno dell’ipocrisia il loro credo, quelli che si nascondono dietro a idee o ideologie preconfezionate e si mettono addosso il vestito adatto alla situazione, di volta in volta, seguendo il credo dell’abito che fa il monaco, o se volete, il tanto blasonato POLITICAMENTE CORRETTO odierno.
Sono i molluschi, i privi di spina dorsale, quelli che si piegano ad ogni folata di vento nella direzione richiesta. L’ignavia va a braccetto con il tradimento, perché se la situazione è richiesta, l’ignavo non si fa problemi a voltar le spalle a “compagni” “colleghi” ed “amici”.
L’ignavia va a braccetto anche con la viltà, con l’abitudine a piegar la testa ogni qualvolta la situazione si fa tesa e qualcuno più prepotente lo richiede. L’ignavia è quanto di più osceno l’essere umano può mettere in pratica, per le conseguenze alle quali questo comportamento porta per chiunque ha a che fare con questi elementi. E Dante dice bene, quando li descrive come “coloro che visser senza infamia e senza lodo”. Gli ignavi, in realtà, son quegli esseri umani che hanno vissuto senza alcun merito, né in negativo e né in positivo… perché questi non solo non son degni del purgatorio, ma non li vuole nemmeno il satanasso.
Hanno vissuto immersi nell’indifferenza. E quindi a loro non va concessa attenzione; “Non ragionar di loro, ma guarda e passa!” dice Virgilio a Dante. Condannati a inseguire una banderuola impazzita, Dante gli ha trovato il supplizio. Avrei dovuto seguire l’esempio di Dante e ignorarli, però ne ho parlato qui, perché questo nuovo canale youtube secondo me merita attenzione e vi consiglio di farci un salto. 😉
Rispondi