Scelgo i libri illustrati per i colori, per la bellezza e poi per il contenuto… solo poi, perché oggi vedo tante brutture in giro, che penso che ai più piccoli più di tutto servano oggetti belli. Il libro che ho letto è di Sabrina Giarratana e Arianna Papini, edito da Fatatrac e costa 18,90, ovvero 19,00 €. Lo trovate scontato a 17,50 sul sito della casa editrice.

Ho visto dei cartoni animati nelle televisioni di oggi; televisori che stanno nelle case di conoscenti con i bambini piccoli e non ho altra parola per definirli se non “brutti”. Esteticamente e anche per i messaggi insulsi che danno, intendo. E immagino come possa crescere un bambino che non vede nient’altro che case brutte, chiese brutte, strade e città brutte e anche cartoni animati brutti dalla mattina alla sera. Non può crescere felice, anche se è un bambino e ha molta fantasia, tutto quello che gli propongono gli occhi, ovunque egli si giri, oggi è perlopiù brutto, soprattutto per un bambino che non può vedere la Natura, perché abita nei centri urbani.

Allora, io penso, se un bambino non può correre nella neve o sui prati, se non può razzolarsi nei mucchi di foglie secche, se non può giocare con il fango e con l’acqua di un torrente, se non può collezionare foglie colorate, o sassolini, o pigne e rametti, allora l’unica cosa che gli adulti gli possano proporre come vero e importante regalo per riabilitare i suoi occhi alle cose belle, che sono fondamentali per crescere con equilibrio, ecco, credo siano i libri illustrati; per questo io do tanta importanza ai libri per bambini.
In base a quello che oggi loro “bevono” dal mondo che li circonda, possiamo immaginare il mondo futuro che vorranno e sapranno costruire. Se li nutriamo esclusivamente con le brutture che abbiamo prodotto noi vecchie generazioni, loro non avranno modo di fare meglio, perché non avranno conosciuto altro che brutture, non avranno termini di paragone in positivo.

Oggi per i più piccoli, il massimo del regalo natalizio paiono essere giocattoli che riportano a una dimensione di tristezza; pare che il top del momento sia una serie di bambolotti da collezionare che piangono, con tanto di casetta che li accoglie e che si attiva solo con le loro lacrime; non è il massimo dell’educazione alla felicità, mi pare.
I libri illustrati possono essere belli o brutti; sceglierli bene per i più piccoli è vitale e importantissimo. Le foto che qui propongo sono orribili, ma è meglio così, anche per questioni di copy. Servono comunque a rendere un po’ l’idea di cosa sto parlando, confido.

Ci sono libri molto più belli di quello che propongo oggi, ma questa volta ho fatto un’eccezione a costo di contraddirmi e l’ho scelto per le tematiche che tratta, anche se i disegni son troppo cupi e scuri per i miei gusti, ma si sa, gli artisti oggi ripropongono quello che vedono in giro, esattamente come i bambini; bisognerebbe riuscire ad andare un po’ oltre e questo libro l’ho scelto anche per questo, perché può essere utile per meditare su che cosa può o non può piacere a un bambino. Se sappiamo fare questo, significa che sappiamo meditare anche su che cosa può piacere a noi stessi, o al bambino che ancora da qualche parte ci portiamo dentro.

Le filastrocche contenute in questo libro non sono molto poetiche, forse, ma fanno conoscere gli elementi della Natura; ed è un primo passo. Parla di Natura con le parole ed i colori e forse già solo questo, in tempi non facili, soprattutto per i più piccoli, lo rende un libro da regalare; sicuramente è una buona alternativa a un bambolotto di plastica dura che sa solo piangere e muovere il mondo con le sue lacrime.
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