The Haunted House, film muto del 1908. Diretto da Segundo de Chomón. Uso impressionante di trucchi in stop motion per l’era. Segundo Víctor Aurelio Chomón y Ruiz (17 ottobre 1871 a Teruel – 2 maggio 1929) è stato un regista spagnolo pionieristico. Ha prodotto molti cortometraggi in Francia mentre lavorava per Pathé Frères ed è stato paragonato a Georges Méliès, a causa dei suoi frequenti trucchi con la macchina da presa e delle sue illusioni ottiche.(Traduzione dal box del canale del video).
HO trovato questo corto davvero gustoso, forse perché gli effetti speciali di oggi, mi annoiano un po’, mentre quelli contenuti in questi film, nella loro rudimentale semplicità mi hanno sempre divertita un sacco! Altro motivo per il quale l’ho apprezzato: è un film muto e a me il silenzio, se devo fare il raffronto con certi rumori d’effetto spettacolare nelle sale cinematografiche odierne, (che per me risultano “molesti ed eccessivi”) non dispiace per niente. 😀 Lo so, sono un’estremista.
Poi c’è quest’altro film surrealista del 1930 che, per l’epoca (ma anche per oggi), secondo me è fatto benissimo. Una cosa ci trovo in questi film: la qualità. Se si pensa alle difficoltà in termini di materiali e tecniche che dovevano affrontare per produrre cose come queste e se si guarda a quanto sono fatti bene, mi viene da dire che con le tecnologie odierne mi stupisco che non si riesca a produrre qualche cosa di meglio dei soliti film che rassomigliano sempre più a dei videogiochi e che quindi saranno pure spettacolari e di grande intrattenimento, ma mancano forse un po’ di sostanza nella sceneggiatura.
L’attore che si vede recitare in questi film è un genio! Charley Bowers era un fumettista statunitense che realizzò le animazioni di questi corti e recitò come protagonista nei suoi film, ottenendo questi effetti straordinari. Ricorda un po’ Buster Keaton. C.Bowers era fumettista, attore, sceneggiatore, regista…. insomma, roba d’altri tempi su tutti i fronti, visto che la parola d’ordine odierna è “specializzazione”. Oggi un artista eclettico non esiste più, perché a nessuno è permesso essere eclettici; se lo sei non riescono a incasellarti, quindi professionalmente non esisti.
Forse non è la tecnologia che fa la qualità, ma le buone idee, e quelle ho sempre l’impressione, forse sbagliata, che oggi mancano un po’in tutti gli ambiti legati all’arte, o forse non viene data loro la dovuta attenzione. Quando ogni tanto esce qualcosa di buono, ci si limita a produrre sequel dei sequel che hanno quel molesto sentore di “robe già viste”. Questi erano invece i primi film, le prime idee e in quanto tali, erano certamente innovativi, sia in fatto di sceneggiatura che di tecniche utilizzate per produrli. Ed è interessante cercare di capire come venivano costruiti questi capolavori.
Forse per i più, uno come Charley Bowers ed i suoi lavori, a meno che non siano degli appassionati del genere, risultano lenti e per nulla interessanti, eppure io trovo che mantengano nel tempo una poesia, una freschezza e una bellezza che nei film contemporanei non c’è molto spesso e non penso di essere una nostalgica (io non sono nata nel 1900, ma qualche annetto dopo), soltanto mi rendo conto che alcune cose che vedo oggi mi annoiano a morte, mentre questo tipo di prodotti datati mi affascinano sempre.

Buster Keaton (Joseph Frank Keaton 1895 – 1966) attore, regista, sceneggiatore.
Preservano un’ingenuità e una semplicità che oggi manca praticamente ovunque e nel contempo non mancano di una sottile malizia nel creare quelli che per allora dovevano essere dei divertenti e spettacolari colpi di scena. Insomma, per me è impossibile trovarli banali e noiosi, anche se non contestualizzati nell’epoca storica.
Se poi si pensa ai periodi storici in cui sono stati prodotti, un certo brivido lungo la schiena mi corre. Il precedente corto è del 1930 e il prossimo, ad esempio, è del 1928, poco prima della Grande Depressione. La colonna sonora, spiega Maurice Saylor nel suo canale, è composta da soli tre musicisti: legni, percussioni e pianoforte; trovo questa cosa incredibile, visto l’effetto che si è ottenuto e se pensiamo a cosa sono le colonne sonore dei film odierni.
E’ ovviamente tipico di questi film e anche dei film muti in generale, che venivano accompagnati spesso solo dalla musica di un pianoforte messo direttamente in sala di proiezione. Ecco, una buona alternativa ai film muti, secondo la mia visione estremista, è un film con una bella colonna sonora (senza effetti speciali e dialoghi inutili), a meno che non ci sia un’ottima sceneggiatura, ma è roba rara. 😀 Oggi sono critica, mi sento critica. 😀 😀
Non vorrei apparire come quella che insiste nel dire frasi fatte come: “Si stava meglio quando si stava peggio” (anche perché peggio di così, non so… forse ci arriveremo se insistiamo…), oppure “Le cose come si facevano una volta non si sanno più fare”; dico solo che si può sempre fare meglio, ecco. 😉 E per fare meglio è giusto rendere merito a cose di qualità che altri hanno prodotto prima di noi; prendere esempio da chi è stato maestro nella sua arte (o in più di un’arte) non è un male, non lo è mai stato. Nel nostro Pese, senza necessariamente volgere lo sguardo all’estero, avremmo di cui prendere esempio, se solo volessimo, se solo sapessimo ancora vedere la bellezza!!
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