Il tempo è Oro!

Si svegliava sempre alla stessa ora, perché un codirosso spazzacamino sfidava i gatti e veniva a posarsi sul balcone, cantando il suo buongiorno, finché lei non si alzava e con un inchino lo salutava. Poi il codirosso se ne volava via, non troppo lontano, come se volesse sincerarsi che lei non sarebbe ritornata a letto, perdendo la sua giornata in pigre meditazioni.

Le giornate passavano velocissime, tanto che gli orologi a batteria si fermavano sempre più spesso, perché consumavano le pile in un batter d’occhio. Si potevano presagire fatti mai visti in un tempo tanto accelerato, ma probabilmente sarebbero avvenuti senza che nessuno se ne avvedesse, perché si sarebbero verificati in tempi troppo effimeri per poter essere percepiti. Occorreva affinare i sensi.

Lei si esercitava a lavorare con la mano sinistra, pur essendo destrimane; pensava che la cosa avrebbe reso meno noiosa la sua missione in un mondo che la riteneva pressoché invisibile. Era estremamente frustrante essere consapevole di cose immense in un contesto umano che riteneva il Creato qualche cosa di scontato e di poco conto. Lei sapeva che le magnificenze esistono e si rivelano solo a chi rimette in moto facoltà di percezione oramai atrofizzate nel cervello dei più e non si preoccupava molto della pochezza umana; la soluzione si sarebbe rivelata da sola, perché la Natura sa sempre cosa fare e come farlo.

Si dedicava all’”arte” e veniva derisa e commiserata per questo, ma lei non se ne curava, perché nemmeno se ne avvedeva. Il vecchio un giorno le disse: “L’eccellenza è cosa di poco conto se svelata dove il massimo dell’acume consiste nelle furberie dedite a ingannare il prossimo!” Lei ricamava su un panno di lino con la trama molto fine e ci metteva i colori che più le piacevano; il disegno era un arabesco quasi barocco di fili dorati, verdi e rossi, molto complicato e decisamente inusuale. Ricamava per diletto, su un panno che poteva avere l’unica utilità di essere bello, perché ricamato. E intanto il tempo correva.

Le cicale a mezzodì cominciavano il canto frenetico e insistente e finivano a tarda sera, quando a cantare rimanevano i grilli, più discreti e meno frastornanti. L’allocco veniva a dare l’avviso dell’ora del sonno e lei accendeva l’incenso e la candela. Pregava e intanto la notte stendeva le braccia sulle colline e lasciava cadere la rugiada fra i passi cauti dei cervi e delle lepri. I lupi si muovevano ed il branco annusava l’aria. L’odore del buio saliva dai muschi e dagli stagni fra gli occhi invisibili dei boschi.

Sognava e forse ogni notte un po’ moriva ed il sonno era breve e repentino, come il ticchettio degli orologi sulle pareti. Il codirosso prima che la Luna fosse alta si veniva a posare silenzioso sul panno ricamato e col piccolo becco stringeva un po’ i fili, sistemava la trama prima di volare al nido e metter la piccola testa sotto l’ala.

Il tempo allora accelerava ancor più il ritmo e le radici degli alberi crescevano, i frutti maturavano, le spore si aprivano in nuvole di fumo attraversate dai raggi della luna e tutto, mentre il mondo dormiva, accadeva. Lei incontrò il vecchio su un lungo sentiero bianco e lui le disse: “A chi non sa, non verrà detto e a chi non sa vedere non verrà mostrato.” Le falene si davano convegno ignare fra i voli rapaci dei pipistrelli e le salamandre dagli occhi dolci uscivano dal terreno e chiamavano acqua.

Il Sole portò altro oro al levarsi dell’alba che non sapeva più essere lenta, ma esplodeva fra le nebbie come in un vortice di polvere finissima fatta di impalpabile velo. Il codirosso aprì l’occhio di spillo, volò sul balcone e riprese a cantare. Il tempo è Oro!

30 risposte a “Il tempo è Oro!”

  1. Avatar Dalmioscritto-io
    Dalmioscritto-io

    C’è posto nel tuo bosco?

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ovviamente per te sì! Il mio bosco è aperto a tutti gli esseri belli e gentili; soprattutto sono i benvenuti gli artisti e gli amanti della bellezza. 😉

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      1. Avatar Dalmioscritto-io
        Dalmioscritto-io

        Wow allora vado sotto una foglia

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Il sottobosco è ben frequentato in questa stagione; i frutti cadono tutti a terra ed i muschi sono morbidi ed accoglienti. Starai benissimo. 😉

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      3. Avatar Dalmioscritto-io
        Dalmioscritto-io

        Che delizia è un sogno

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        …è più reale di quel che si pensa 🙂

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      5. Avatar Dalmioscritto-io
        Dalmioscritto-io

        Lo so ma vivo in città…. purtroppo

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      6. Avatar Elena Delle Selve

        …il bosco esiste anche per chi vive in città; lo puoi vedere, se sai guardare con gli occhi chiusi. E’ sempre lì ed è anche tuo. Tu lo sai vedere, basta guardare i tuoi disegni.

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      7. Avatar Dalmioscritto-io
        Dalmioscritto-io

        Grazie mille ci proverò…. meglio♥️

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  2. Avatar Ashley

    I notice the linen cloth in your post. The yarn for linen comes from flax which is what I wrote about recently. 💌🌹🙋‍♂️

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Yes, I also noticed that we mentioned the same plant, but in a different way. 😉

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  3. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

    Arte e bellezza sono spesso oggetto di derisione, nel bosco nessuno ne ride.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Nessuno, perché gli abitanti dei boschi deriderebbero se stessi e non sono così stolti come la maggior parte degli esseri umani!

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      1. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

        Certo, la natura fa sua la bellezza, sa cos’è e non ne ride poiché la contempla.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        …in realtà la Natura È essa stessa bellezza. Non è così stolta da deridere se stessa, come invece fa l’umanità ottusa e miope, che pure è natura, ma non riesce a vedersi tale; l’Umanità si limita a farsi dire che “è poca cosa” e come tale si comporta. E così diventa non solo “poca cosa”, ma anche dannosa. Io ho sempre la sensazione che la Natura si limiti ad essere; se un essere umano sa contemplarla e rendersi conto della Bellezza è una gran fortuna… per l’essere Umano, intendo. Ma Lei no, non penso contempli se stessa… a Lei basta esistere.

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      3. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

        Esatto, esiste nostro malgrado, è pure ottima suggeritrice inascoltata.

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        Lei sì. Ma sai che c’è? Non importa cosa fanno gli altri; io mi godo la sua Musica e non solo la sua Musica. Ascolto tutto quel che mi dice, che finché ce ne sarà anche uno solo che ascolta e capisce, niente è perduto.

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      5. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

        Brava, quella musica è l’inno della nuova Resistenza.

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      6. Avatar Elena Delle Selve

        Non la chiamo più resistenza; io la chiamo “assonanza” con ciò che è pulito e puro, che c’è un gran bisogno di Pace e Armonia, più che di lotte di guerra.

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      7. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

        Per me Resistenza è proprio questo, difesa di pace, armonia, libertà, che sono bisogni essenziali.

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      8. Avatar Elena Delle Selve

        Penso che arrivati a questo punto, più che dedicarci a “difendere”, occorre dedicarsi a creare altro, ovvero le condizioni per una vita veramente Umana. IN quanto tale occorre ripensare tutto; l’alternativa è continuare a ripetere sempre gli stessi schemi, sempre gli stessi errori. Ammesso che abbiamo ancora una possibilità per farlo.

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      9. Avatar chiedoaisassichenomevogliono

        Certo, ma resistere è anche porre le basi per andare oltre.

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      10. Avatar Elena Delle Selve

        Esatto… ma le basi vanno costruite ex novo; non va disconosciuto nulla, non è necessario, ma nemmeno è il caso di riproporre meccanismi che si sono rivelati a dir poco disastrosi. Prima di costruire dove è stato fatto di tutto tranne che il bene di noi stessi e del pianeta che ci ospita, va bonificato il terreno sociale e psicologico che è risultato tossico e malsano. Chi non sa creare nuove visioni e rimane aggrappato a un meccanismo improponibile, non fa nessun passo in avanti. È statico, ma non si muove in avanti. E chi è fermo, soccombe, inevitabilmente. Occorre creare altro e per fare questo ci vuole un po’ più di fatica che riproporre vecchie visioni. Quello che sta succedendo dovrebbe essere il motore primo per evitare di prendere in considerazione schemi di pensiero che si sono rivelati devastanti. Invece io vedo solo gente che ancora parla di destra e di sinistra, di resistenza, di bandiere e stendardi, di lotte e di fazioni, di partiti e di correnti politiche; vedo gente che ancora pensa che i cattivi sono sempre gli altri e non vedo molti che si prendono la responsabilità della loro vita, affidandosi ancora e sempre alle decisioni di terzi. Chi è parte integrante del vecchio meccanismo non può sviluppare una visione libera; è impossibile. Eppure è questo che va fatto adesso. Chi sa capire, agisce di conseguenza, anche se costa sangue e fatica; chi non sa capire si limita a dire. Io è questo che vedo. Non giudico, ma nemmeno giustifico… non di fronte a milioni di morti e malati cronici.

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  4. Avatar poetella

    Post stupendo.
    P.s.
    Il mio bosco è a sette piani da terra…i

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    1. Avatar poetella

      Quella i è sbucata da non so dove..

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      1. Avatar Elena Delle Selve

        Dal folto del bosco presumo… a me accade spesso. 😉

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      2. Avatar poetella

        😊😉

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    2. Avatar Elena Delle Selve

      Lo so, Poetella; il tuo è un bosco pieno di colore e Bellezza.

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      1. Avatar poetella

        😊😘

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