TODO CAMBIA
Cambia lo superficial
Cambia también lo profundo
Cambia el modo de pensar
Cambia todo en este mundo
Cambia el clima con los años
Cambia el pastor su rebaño
Y así como todo cambia
Que yo cambie no es extraño
Y el más fino brillante
De mano en mano su brillo
Cambia el nido el pajarillo
Cambia el sentir un amante
Cambia el rumbo el caminante
Aunque esto le cause daño
Y así como todo cambia
Que yo cambie, no extraño
Cambia, todo cambia, sí, señor, ya cayo, ya cayo
Cambia, todo cambia
(Cambia, todo cambia)
(Cambia, todo cambia)
Y el sol en su carrera
Cuando la noche subsiste
Cambia la planta y se viste
De verde en la primavera
Cambia el pelaje la fiera
Cambia el cabello el anciano
Y así como todo cambia
Que yo cambie, no es extraño
Pero no cambia mi amor
Por más lejos que me encuentre
Ni el recuerdo ni el dolor
De mi pueblo y de mi gente
Y lo que cambió ayer
Tendrá que cambiar mañana
Así como cambio yo
En esas tierras lejanas
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Pero no cambia mi amor
Por más lejos que me encuentre
Ni el recuerdo ni el dolor
De mi pueblo y de mi gente
Y lo que cambió ayer
Tendrá que cambiar mañana
Así como cambio yo
En estas tierras lejanas
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
TRADUZIONE IN ITALIANO
cambia il superficiale Cambia anche la profondità cambia la mentalità Cambia tutto in questo mondo Il tempo cambia nel corso degli anni Il pastore cambia il suo gregge E proprio come tutto cambia Che io cambi non è strano E il più luminoso più fine Di mano in mano il suo splendore L'uccellino cambia il nido Cambia il sentimento di un amante Il deambulatore cambia rotta Anche se questo fa male E proprio come tutto cambia Che io cambio, non mi manca Cambia, cambia tutto, sì, signore, è finita, è finita Cambia, tutto cambia (Cambiamenti, tutto cambia) (Cambiamenti, tutto cambia) E il sole sulla tua corsa quando resta la notte Cambia la pianta e vestiti Verde in primavera La bestia cambia la sua pelliccia Cambia i capelli al vecchio E proprio come tutto cambia Che io cambi, non è strano Ma non cambia il mio amore Per quanto sono lontano né il ricordo né il dolore Della mia gente e della mia gente E cosa è cambiato ieri dovrà cambiare domani Proprio come cambio In quelle terre lontane Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia Ma non cambia il mio amore Per quanto sono lontano né il ricordo né il dolore Della mia gente e della mia gente E cosa è cambiato ieri dovrà cambiare domani Proprio come cambio In queste terre lontane Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia Cambia, tutto cambia
Mi sono sempre chiesta perché la gente ha paura dei cambiamenti, ma quando la vita li mette alla prova, vorrebbero che tutto passasse subito, che tutto cambiasse in fretta; aver paura dei cambiamenti, delle inevitabili mutazioni, delle metamorfosi è la condizione di maggior sofferenza, penso. Il cambiamento è inevitabile, come è inevitabile fare un respiro dopo l’altro, sentire il battito del cuore, uno dopo l’altro; il cambiamento è movimento ed il movimento è vita. Lo si vede in Natura, lo si vede ovunque; milioni e milioni di esempi limpidi, chiari, inconfutabili; il cambiamento è una Legge.
Ho smesso di temere i cambiamenti quando ho capito che resistervi è come resistere alla vita; non è possibile resistere alla vita ed il patetico tentativo degli umani di controllare il cambiamento inevitabile crea solo sofferenza. Ho imparato a farli miei, i cambiamenti, ad osservarli e ad adeguarmi, di volta in volta, come recitano gli scritti taoisti che chiedono di essere come l’acqua e lasciarsi scorrere.
E non è che perché l’acqua sa aggirare gli ostacoli, insinuarsi ovunque, riemergere in luoghi inaspettati, non è che per questo è meno forte; non c’è elemento più potente dell’acqua, che spegne anche il fuoco, che corrode la materia; con l’acqua si crea vita ed energia. Ho smesso di resistere all’inevitabile e di soffrire e come l’acqua ho acquisito forza scorrendo. Una corsa senza fine, fino al mare, per poi tornare da dove sono arrivata, fra le nuvole, in un ciclo di cambiamenti immenso, infinito.
Se si segue l’esempio della Natura, non si sbaglia mai; sono gli esempi umani che deviano da ciò che ci porta a stare davvero bene. E noi, volenti o nolenti, siamo acqua; quindi perché resistere a se stessi? Conoscersi è la prima regola, avere coscienza di se e poi, imparare a fare quello che ci viene meglio, scorrendo con la forza che ci è propria, senza maschere pesanti ed inutili, portando a termine la missione che ci è richiesta. Questa è la forma di resistenza più efficace; lasciare andare e fare ciò per cui si è davvero nati. Ognuno ha la sua missione; capire qual è, è la seconda regola, metterla in pratica, è la terza. Questo è il lavoro che ci è richiesto. E’ un bel lavoro.
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