Le driadi dei boschi

Le driadi sono delle ninfe che abitano nei boschi. Ci sono, sono ancora presenti, ovviamente, anche se noi non le sappiamo più vedere, perché crediamo solo nella scienzah del “finché non vedo, non credo”. Eppure accendiamo le lamapadine nelle nostre case tutti i giorni e l’elettricità non sappiamo ancora vederla, tranne quando fa luce. Eppure abbiamo i cellulari con il wifi, ma le onde elettromagnetiche nessuno le ha mai viste, anche se tutti sanno che ci sono.

Esattamente come le driadi. 😁 Anche loro nessuno le vede, ma credetemi, ci sono!! 😉 Il concetto del “se non vedo non credo” è un grosso limite per questa umanità malata di razionalismo e nozionismo scientifico; la Natura funziona in modo inverso, ovvero secondo l’assunto che

“SOLO se credi, allora puoi vedere”. Perché la Natura, un minimo di fiducia la chiede per elargire la sua Conoscenza. E sennò si resta ignoranti e basta; razionalmente ignoranti e attaccati alla propria ottusa supponenza. Fine.

E mi spiace per chi non crede alle driadi, perché sicuramente ha dalla sua una certa convinzione scientifica, ma si perde il meglio, perché loro sono splendide creature, ma se non le si vuol vedere, non si vedono… è pacifico! Comunque, si diceva che le driadi sono delle ninfe che abitano nei boschi e quasi ogni albero ha la sua driade. Sono gli spiriti degli alberi, di certi alberi, perlomeno.

Le driadi sono state anche rappresentate, in passato, quando gli umani ancora le sapevano vedere; dipinte come delle ninfe vestite di foglie o fiori fino alla vita. Avete presente la Dafne di Ovidio che ho raccontato in questo post? Ecco, lei è già una ninfa dei boschi, ovvero una driade, ma quando scappa da Apollo, si trasforma in una amadriade; l’Amadriade dell’albero di Alloro. La descrizione dell’albero di Alloro, invece, la trovate qui per chi fosse curioso.

Anche Oscar Wilde ne parla, nel suo Il Ritratto di Dorian Gray e dice: « lo spirito silenzioso che abita nella penombra dei boschi e che si avventura non visto tra i campi aperti, gli era apparso improvvisamente come una driade »
Eccolo lì; i Poeti non sbagliano mai! I Poeti sanno vedere perché credono ancor prima di aver visto, perché vedono con il cuore, prima che con gli occhi ed è per questo che oggi, di poeti veri ce ne sono davvero pochi!!

E non è un caso che il nome “driade” derivi dal greco δρῦς, ovvero quercia. Parliamoci chiaro; la Quercia, per i greci era un albero sacro e non è un caso nemmeno se in Europa le querce millenarie le hanno tagliate tutte, ma proprio tutte (e mica solo le querce e mica solo in Europa). Quindi le amadriadi sono lo spirito delle querce che, per i greci erano depositarie della vera Conoscenza; alle querce si chiedeva l’oracolo e a quanto pare, non sbagliava mai.

Erano alberi sacri nientemeno che a Zeus, quindi tenute in grandissima considerazione. Simbolo di rettitudine morale e giustizia, le querce appaiono in centinaia di stemmi araldici in tutto il mondo… ma purtroppo solo in quelli. Lo so, mi direte: eh ma ci sono le querce in giro per il mondo, anche molto grandi e antiche; no, non sono le querce delle quali vi parlo io. Le querce secolari che possiamo ammirare oggi, non sono poi molto antiche. Un tempo nelle foreste europee vivevano querce millenarie, di molte migliaia di anni (non secolari, capite la differenza?). Avete presente il film Avatar? Ecco, le querce un tempo per l’Umanità avevano quella funzione lì. Se non avete visto il film, ve lo consiglio.

Le driadi sono quindi le ninfe che vivono nei boschi, anche se c’è un mucchio di gente (la maggior parte) che non le riesce proprio a vedere, e ne incarnano la forza e il rigoglio vegetativo, ma in realtà nei boschi vivono anche le amadriadi, che sono gli spiriti che albergano fisicamente nei singoli alberi, e da essi non si staccano mai, morendo con loro quando cadono. Quando tagliarono gli alberi millenari nelle foreste europee, perché sacre ai Druidi e alle società di religione pagana, uccisero anche le amadriadi. No, lo dico, perché sta roba va detta, ecco!!

Questo cantautore, musicista e scrittore di Fantasy, ha scritto fra le altre, una canzone in onore delle Driadi.

Le driadi, invece, non fanno corpo con gli alberi e non muoiono con essi, ma possono muoversi liberamente, danzare e unirsi anche con semplici mortali. Sono giovani e belle donne con la parte inferiore del corpo, che termina in un arabesco. Belle e solari, le driadi non invecchiano mai e sono depositarie di un’infinita saggezza e della memoria del Mondo. E così, se qualcuno ha pensato bene di fare fuori le amadriadi, comunque non è riuscito a fare fuori le driadi, che vivono tutt’ora nei boschi. Tuttavia, l’Umanità non le vede più, quindi l’obiettivo è stato raggiunto comunque. Quel che non si vede, voi mi darete atto, per la limitatezza dell’utilizzo che si fa oggi della mente umana, non esiste.

Ma come abbiamo detto ci sono due modi di guardare il Mondo: si può vedere con gli occhi, che è quello che fanno tutti quelli che non hanno una disabilità visiva, o si può vedere con il cuore, che è quello che pochi hanno imparato a fare, non ultimi i veri poeti. In questo secondo caso, le possibilità sono infinite, ma precluse alla maggior parte della gente. Chi sa vedere con il cuore, vede l’invisibile, l’infinito mondo che la scienzah e lo sterile nozionismo scientifico rinnegano in nome del metodo che, però, non permette di vedere ai profani l’infinito dell’Universo. La buona notizia è che il cuore può essere allenato a vedere, purché cadano le barriere costruite in anni di sterile indottrinamento pseudo scientifico e ci sia la volontà di provare, e poi di perseverare.

Vi lascio anche questo video, che secondo me è moooolto interessante. Erika Maderna ha scritto anche un libro intitolato “Medichessa”. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono capire lo stretto e antichissimo legame che c’è fra Essere Umano e Piante.

Roba per pochi, pochissimi! Ci vuole un assidua frequentazione dei boschi e della Natura e un volenteroso allontanamento dagli stimoli fuorvianti della comune vita dell’uomo medio di oggi. Pochi scelgono di capire chi sono e ancor meno scelgono il cambiamento. Alla maggior parte della gente non interessano queste cose, perché gli basta il quotidiano e rassicurante arrancare da uno schermo all’altro, da una discussione televisiva all’altra, da una falsa lotta per un falso partito all’altro.

I boschi, poi, sono impegnativi e pochissimi li sanno apprezzare per quello che veramente sono, ovvero un’infinita fonte di benessere e conoscenza. Parlo anche di gente che vicino ai boschi ci vive e non ha l’alibi di non poterli frequentare. Peccato, perché oggi sono tutti lì a lamentarsi, ma quando si parla di soluzioni concrete, anziché tentare, si ritirano come le chiocciole nel loro guscio… sia mai che magari c’è da fare qualche passo. Di buono c’è che le driadi di questo sono anche contente, perché di incontrare gente cieca che non fa che dormire, non ne hanno proprio voglia.

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Qui puoi trovare il mio libro. Clicca sull’immagine. 🙂 💛🌻

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20 risposte a “Le driadi dei boschi”

  1. Avatar Giada

    Bellissime le driadi! Fa riflettere moltissimo! Grazie di cuore per la condivisione. 🥰🙏❤️

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      E’ un piacere per me parlare di queste cose, Giada!! 💛🌻🌻

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  2. Avatar kagould17

    The forest is a place where you can set your imagination free. We like to play a game of seeing the shapes of things in trees and the way branches are arranged as we walk. It is good to imagine what else might be out there beyond the norm. Happy Wednesday Elena. Allan

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  3. Avatar Kikkakonekka

    Io sono un razionalista: credo a quel che vedo.
    Ma è evidente che per vedere non ci siano solo gli occhi: anche la mente può vedere, anche il cuore.
    Così come io vedo Dio nel creato, allo stesso modo si possono vedere le magie che si nascondono nell’incorporeo.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Come razionalista sei anomalo; se vedi Dio nel creato, è un po’ come se vedessi le driadi nei boschi. 😉 Sono la stessa cosa, ma vista da prospettive diverse. 🙂

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      1. Avatar Kikkakonekka

        Lo vedo eccome.
        Io mi reputo “panteista”, lo dico sempre.
        Dio è ovunque.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Ok, allora siamo sulla stessa frequenza, mi sa. 🙂

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  4. Avatar Nemesys

    Personalmente vedo il Tutto nel Tutto e quindi anche le driadi, mentre invece le amadriadi le sento fluire nei tronchi degli alberi ogni qualvolta nel bosco ne abbraccio uno. Bellissimo articolo Elena, l’ho apprezzato molto 🌹❤

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto Giusy; è importante recuperare certe dimensioni. 🌹💛🌻

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  5. Avatar Nicoletta Zappettini

    Assolutamente verissimo il discorso che hai fatto del vedere con occhi e con cuore, una differenza assoluta, che ti cambia proprio il modo di vivere poi, non si discute.
    Per quanto riguarda le driadi, io non le ho mai viste purtroppo! Ma vorrei tantissimo incontrarne almeno una…si vede che al momento non sono ancora pronta, ma non demordo!

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Quando le chiami senza paura, allora loro arrivano; è la paura che ci rende ciechi. Prova a immaginarti se tu le vedessi davvero; quanta paura proveresti, anziché provare meraviglia, come fanno i bambini? E loro questo “lo sanno, lo sentono”. 😉 Non si fanno vedere da chi le teme; non ne avrebbero nessuna ragione, perché la paura alza barriere, non crea nessuna comunicazione. E oggi la gente è intrisa di timori, nei confronti di ciò che non conosce.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Felice che tu abbia apprezzato. 😊 Buona giornata!!

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  6. Avatar Elena Delle Selve

    L’ha ripubblicato su ©STORIE SELVATICHEe ha commentato:

    Vi lascio un altro articolo che ho scritto per Storieselvatiche. E’ uno scritto che sta bene anche qui su questo blog, nato tanti anni fa proprio per parlare di Bellezza e di Boschi. 💛🌻

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  7. Avatar il mio tributo alla bellezza

    L’ha ripubblicato su elena gozzere ha commentato:
    Lascio anche qui questo articolo che ho scritto per Storieselvatiche, perché parla di argomenti che stanno benissimo su questo blog, nato tanti anni fa per parlare di Bellezza e di Boschi. Spero vi piaccia. 🌻💛

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